Il busto del Cristo prima del restauro
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Per darvi un esempio delle procedure necessarie
al corretto restauro di un'opera, qui di seguito è riportata parte
della relazione sul restauro della statua del "Cristo morto", di cui riportiamo
anche alcune immagini.
La statua lignea raffigurante il "Cristo
morto" é databile intorno alla seconda meta del XVIII° secolo. Di fattura
chiaramente napoletana, presenta il vigoroso corpo del Cristo adagiato
presumibilmente su un masso e ricoperto da un perizoma.
In laboratorio per il restauro, si affacciava urgente la disinfestazione
dagli insetti xilofagi dai quali era totalmente infestata, percio è
stata necessaria l'esposizione a [...].
Eseguita la documentazione fotografica preliminare, l'ausilio dell'illuminazione
a luce infrarossi e ultravioletta ha verificato il reale stato di conservazione
della scultura che si presentava internamente spugnosa.
Antecedenti restauri maldestri avevano manomesso l'originale cromia pittorica
ma soprattutto con ingenue operazioni avevano occultato il grosso problema
del tarlo. Infatti l'opera in abbondanti zone č stata trovata ricoperta
da carta di giornale attaccata con collante e quindi gessata e dipinta.
Per cui è stata necessaria una laboriosa operazione di pulitura
con [...].
Contestualmente, ove necessario, si é eseguita la fissatura della pellicola
pittorica sollevata con infiltrazioni di [...]. Notevole è stato
l'impiego di tempo necessario a consolidare il legno ormai spugnoso con
continue spennellate di [...].
Preparato in tal modo il supporto, si è provveduto alle stuccature
essenziali eseguite con [...], quindi si è proceduto a velare gli
squilibri cromatici con una accorta integrazione pittorica eseguita con
colori a vernice.
La verniciatura protettiva con vernice da ritocco ha concluso l'intervento.
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Ecco come si presentava il "Cristo" prima del restauro
(foto a sinistra) e dopo il restauro (foto a destra)
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Particolari della statua prima del restauro. |
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